Rassegna stampa

Con un bronzo al collo a rincorrere Pidcock (CdT 25.08.22)

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Filippo Colombo esordirà ai Mondiali a Les Gets domani nello short track – Il ticinese: «Sto piuttosto bene e mi sento in piena fiducia, il terzo posto di Monaco mi carica, anche se ritengo che il favoritissimo rimanga il 23.enne britannico, strepitoso in Germania»

 

Les Gets, zona frequentatissima dagli amanti dello sci e lo snowboard perché facente parte del famoso comprensorio delle Portes du Soleil. Quando è inverno, s’intende. In estate, invece, diventa meta prediletta per chi corre in mountain bike. 128 i chilometri di tracciati che, in questi giorni, vengono solcati dalle due ruote dei grandi campioni di questo sport. Sono infatti partiti ieri i Mondiali della disciplina e la Svizzera è già riuscita a essere protagonista. Oro per i rossocrociati nella staffetta mista. «Nelle gare a squadre è sempre bello vedere i proprio compagni fare bene - racconta Filippo Colombo -, significa che il movimento svizzero sta bene ed esiste un buon ricambio generazionale».

 

Doppio impegno

Il ticinese sarà invece al via in Francia domani e domenica. «Sto piuttosto bene e arrivo in piena fiducia dopo quanto fatto agli Europei - racconta il 24.enne di Bironico -. Dopo Monaco ho potuto riposarmi un paio di giorni prima di ripartire subito per la Francia. Ora mi sto preparando al meglio per lo short track di domani e la distanza olimpica di domenica». Quella su cui si punta tutto. «Sicuramente la seconda ha un valore maggiore, però so che avrò qualche carta in più da giocare domani. Io comunque darò tutto per entrambe». L’abbiamo detto, la regione di Les Gets è conosciuta per i suoi tracciati. Una passione per le due ruote che si respira in tutta l’area riservata alla competizione internazionale. «Durante la gara a squadre c’era già diverso pubblico. Si sente che in questa zona l’interesse per questo sport è tanto».

Il campione imprendibile

A Les Gets il ticinese è arrivato con una medaglia di bronzo al collo, conquistata qualche giorno fa durante gli Europei di Monaco. «Sono davvero contento di quanto mostrato in Germania - continua Colombo -. Il bronzo mi carica per questi Mondiali. Onestamente non credo avrei potuto fare meglio di quanto messo in pista a Monaco. Tom Pidcock aveva un ritmo davvero alto. Lo ritengo il favorito anche qui in Francia». Il britannico, campione olimpico ed europeo in carica - nonché vincitore di una tappa del Tour de France 2022 -, pare davvero essere inarrivabile. «Lo ha dimostrato venerdì scorso - prosegue il 24.enne -. La sua forma è eccezionale. L’unica incognita era relativa a come avrebbe assorbito lo sforzo del Giro di Francia, ma direi più che bene. Inoltre il circuito sembra fatto apposta per lui».

Sguardo al calendario

Gettiamo lo sguardo qualche giorno più avanti. Terminati questi Mondiali cosa dice il calendario? «Avrò l’ultima Coppa del mondo in Val di Sole la prima settimana di settembre - spiega il ticinese - poi le gare internazionali saranno terminate. A metà ottobre la stagione finirà definitivamente. A quel punto avremo tre settimane di vacanza, per poi riprendere a lavorare in vista del 2023». Un momento di stacco che, invece, durante l’estate non è previsto. «Il calendario in questo periodo è molto fitto perché è il culmine della stagione. Bisogna dunque essere bravi nel prepararsi al meglio, se no non si riesce ad affrontare tutto il carico di lavoro».

 

Un sogno realizzato

Per riuscire in questo esercizio servono tanta voglia di fare e passione. Elementi che hanno sempre fatto parte del DNA del 24.enne ticinese. «Sin da quando ero piccolo volevo diventare un ciclista professionista. Mi ricordo che andavo a letto la sera sognando di potercela fare. Sono dunque cresciuto con questa mentalità. E ce l’ho fatta». Una passione trasmessa dalla famiglia e che, in Filippo Colombo, si è espressa alla perfezione «I miei genitori mi hanno sempre accompagnato alle gare, soprattutto mia mamma quando ero bambino. Anno dopo anno i progressi sono arrivati e il livello ha continuato ad alzarsi, ma sempre in modo molto naturale, senza sforzare gli eventi. Finché sono arrivato al professionismo».

Filippo Colombo

© Filippo Colombo

 

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