Due settimane di super allenamento prima dei giochi di Tokyo 2020
8 luglio 2021. La data fatidica si avvicina. Filippo Colombo correrà LUNEDI’ 26 LUGLIO dalle ore 15.00 alle 17.00 (gli orari sono quelli standard del Giappone, UTC +9 hours) alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Dopo la frattura al bacino occorsa durante la gara di Coppa del Mondo di Albstadt il 9 maggio u.s. e le 6 settimane di riposo forzato, Filippo ha ripreso gradualmente gli allenamenti ed è tornato a gareggiare prima ai Campionati Svizzeri su strada del 20 giugno; alla Coupe de France di Lons il 27 giugno e alla Coppa del Mondo di Les Gets lo scorso 4 luglio.
Tre appuntamenti importanti che sono serviti come test sul campo per verificare il livello raggiunto nel recupero della preparazione atletica ma, soprattutto, le condizioni fisiche post gara e che hanno confermato la perfetta guarigione di Filippo.
Questa settimana Filippo sarà a Frejus, a casa del suo team ‘Absolute Absalon’, per gli ultimi giorni di intensa preparazione atletica: in Costa Azzurra, infatti, lo attendono un circuito appositamente costruito per riprodurre più fedelmente possibile quello disegnato a Tokyo e tutto lo staff di allenatori e preparatori che lavoreranno con lui per massimizzare la forma fisica.
Un breve rientro in Svizzera per ossigenarsi e mettere a punto gli ultimi dettagli e, il 16 luglio, la squadra olimpica svizzera partirà per Tokyo.
"Faccio ancora un po' fatica a crederci – ha detto oggi Filippo Colombo -. Dopo l’incidente nella prima gara di Coppa del Mondo, il 9 maggio scorso, e la frattura al bacino ero sconsolato perché pensavo che sarebbe stato davvero impossibile tornare in sella e, soprattutto, rimettermi in forma per poter gareggiare alle Olimpiadi.
Ce l’ho messa davvero tutta: ho obbedito alle prescrizioni dei medici, non ho forzato nei primi allenamenti sui rulli, ho ascoltato scrupolosamente le indicazioni per le pedalate all’aperto e sono tornato a correre, in tempo per volare a Tokyo.
Queste tre gare disputate prima della partenza erano fondamentali sia per capire il livello di allenamento che, purtroppo, a causa del lungo stop, è costato caro ma, soprattutto, per verificare il livello di dolore dopo uno sforzo serrato.
La prova di Les Gets, nonostante il risultato, mi ha dato una grande carica: ho corso per un’ora e mezza nelle peggiori condizioni atmosferiche e di tracciato possibili e sono sceso dalla bici stanco ma in forma, senza alcuna sofferenza fisica.
Lo considero un test ottimamente superato perché mi ha confermato che la frattura è completamente risolta e che posso tornare a forzare: in questi prossimi 15 giorni darò il massimo per recuperare il tempo in cui sono dovuto stare fermo e tornare al top.
Saranno due settimane intense, ma le sensazioni sono ottime e Tokyo aspetta.”