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Oltre a Nino Schurter e Mathias Flückiger la Svizzera vanta un altro atleta di rilievo, il ticinese Filippo Colombo, che si posiziona regolarmente ai vertici della classifica. Quest'anno, il venticinquenne voleva sfondare anche su strada, finché una caduta alla Parigi-Roubaix lo ha rallentato.
Quest'anno non sei solo in mountain bike, ma anche su strada per il Q36.5 Pro Cycling Team. Hai vissuto momenti alti come la corsa in testa al gruppo nel Giro delle Fiandre e bassi come il fatidico incidente alla Parigi-Roubaix. Ci può dare un'idea delle tue esperienze e delle tue sensazioni?
Sì, quest'anno ho vissuto momenti molto belli. Il giro delle Fiandre in fuga è stata un'esperienza incredibile. In Belgio c'è una bellissima cultura di ciclismo, le strade erano stracolme di appassionati. A fine gara ero davvero contento di essere riuscito a vivere un'esperienza simile. Volevo poi godermi anche la Parigi Roubaix al massimo, ma purtroppo l'incidente nella foresta di Arenberg ha chiaramente rovinato la mia esperienza e tutta la prima parte di stagione.
© Filippo Colombo
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